La piorrea è curabile?
La piorrea o malattia parodontale è oggi curabile, ma la sua terapia mira essenzialmente a bloccare il suo andamento cronico degenerativo.
Oggigiorno però, l’approccio terapeutico è completamente cambiato, si è passati da una terapia del passato prettamente chirurgica ad una terapia più moderna che è invece essenzialmente non chirurgica (vedi sezione “Odontoiatria laser-assistita”) .
Dopo la formulazione della corretta diagnosi, il paziente passa attraversa una prima ed inevitabile terapia iniziale chiamata appunto “preparazione iniziale o terapia causale”. Dopo questa prima fase, se è necessario il paziente sarà sottoposto ad eventuali terapie secondarie.
La prima fase di cura quindi è la terapia iniziale o terapia causale la quale mira a migliorare l'igiene orale del paziente attraverso la sua stessa consapevolezza. Se il paziente collabora, già la terapia iniziale porta a un netto miglioramento delle condizioni parodontali. Se si tratta soltanto di gengivite, i tessuti possono guarire senza postumi.
La terapia non chirurgica della malattia parodontale.
I risultati attesi dalla terapia causale sono:
Questi risultati si ottengono attraverso le seguenti passaggi:
Se è l’ambulatorio stesso a fornire al paziente gli strumenti necessari e le indicazioni necessarie e mirate, il paziente sarà costantemente in grado di effettuare a casa la propria igiene e, di conseguenza, avrà molte meno difficoltà a mantenere un buon controllo della placca.
Levigatura delle radici (Scaling)
Dopo la rimozione della placca batterica, del tartaro sopragengivale e dopo le istruzioni ad un’accurata igiene orale domiciliare, il paziente verra’ sottoposto a un sondaggio parodontale, con compilazione della Cartella Parodontale. Se si scopre la presenza di tasche profonde, il successivo passo terapeutico consisterà nella levigatura sottogengivale delle radici, il cosiddetto "scaling" o "root planing". Anche questa misura è eseguita in modo indolore dall'igienista o dall’odontoiatra sotto anestesia locale.
Serie di Curettes (strumenti manuali per la rimozione del tartaro sub-gengivale)
Antibiotici contro la piorrea
Negli ultimi anni il ruolo della terapia antibiotica sta diventando sempre più importante nella cura della malattia parodontale. Si parte dal fatto che la piorrea è un'infezione batterica causata da germi ben conosciuti.
Gli antibiotici vengono somministrati sotto forma di compresse per un periodo di 1-2 settimane. Delle volte occorre anche una combinazione di due antibiotici diversi per aumentarne l'efficacia.
Nuovi studi scientifici attestano che, insieme al trattamento locale (terapia causale), un corretto utilizzo di antibiotici, in molti casi si riesce ad eliminare i batteri dalle tasche e ad arrivare alla guarigione completa delle gengive e dell'apparato parodontale.
Test genetico
Perché ci sono pazienti che soffrono di piorrea nonostante un'accurata igiene orale, mentre altri possono vantare gengive sane a dispetto di notevoli accumuli di tartaro e placca? Come mai ci sono intere famiglie colpite dalla parodontite? Oggi la scienza ha finalmente trovato una risposta a queste domande.
Circa il 30% della popolazione è geneticamente predisposto alla malattia parodontale. Con un semplice prelievo di saliva tramite un tampone è possibile identificare questi pazienti (vedi sezione "Test salivari e parodontali"). Essi corrono un grave rischio di sviluppare una piorrea e necessitano quindi di particolare sorveglianza. Innanzi tutto devono evitare tutti gli altri fattori di rischio (come il fumo) e mantenere un'igiene orale impeccabile.